Analisi Accordi

Info rapide sulla canzone

Difficoltà: Medio
33 Accordi Unici
Accordi principali:
REm
,
DO/RE
,
SIb/RE

Tutti gli Accordi

DO
DO
DO
DO
DOm
DOm
RE
RE
REm
REm
MI
FA
FAm
SOL
SOL
SOL
LA
LA
LAm
LAm
SIb
SI

Cateto

Loading...
0

Accordi Cateto

Intro:
             



                  
C'era un uomo che viveva  a Chicago 
                               
e gli cresceva l'erba sulla faccia
            
Egli era infelice
                
Sulla faccia aveva l'erba, 
               

sulla testa piante che perdevano le foglie
                              

Per tagliarsi i capelli usava la motosega

                                
C'era poi una donna che viveva ad Erba
              

Era molto bella, però

                               
i suoi pori secernevano escrementi invece che sudor

                /R                
Triste la sua condizione per l'infausta secrezione, 
                           
cacca dalla faccia     ella era infelice
                                       
Lui decise che per essere felice doveva emigrare da là

                         
Addio alle delusioni chicaghesi, 
                                  

addio all'importantissimo nodo ferroviario

                              
Si diresse all'aeroporto per volare fino ad Erba
                 
E lì trovare l'erba      sulla faccia della gente

         

                    
Lei, di contro, per un caso 
                     
che potrà sembrarvi strano decollò da Erba

Alla volta di Chicago
                            
Questo nome suscitava nella fetida ragazza 

una nuova speme
                                              
Già dopo il decollo la gente voleva buttarla fuori

                         
Ma il destino era in agguato sotto forma di pilota 
                

 che svenuto per le esalazioni
                     
 Nel suo sogno di pilota trasformossi in kamikaze 
                

 e diresse verso l'aeroplan
                          
Che da Chicago andava ad Er-----ba
                       

E il bagliore dell'impatto fece luce sui due volti, 
                          

 l'uno verde, l'altro invece no
                                      
E lui cadendo vide lei, e lei cadendo vide lui...

         

                      

"Mi presento, io mi chiamo Jonathan Grass"
                      
Disse lui sfrecciando nel blu

           

"Chiedo scusa per l'audacia 
                                

ma mi rendo conto che qui fra non molto
             
Poc'anzi moriremo, e per l'impatto al suolo, 
 
e per il grave scontro
 
E se mi è concesso per lo shock 

che entrambi abbiamo subito poco fa"


 "Si figuri, caro amico, 

sono conscia anch'io del fatto che qui il tempo stringe
                       
E per dimostrarle che è vero le metto la lingua in bocca" 

 (la lingua in bocca)

                                
Il contatto dei due visi  misto all'impeto d'amore, 
                           
fece da rimedio di quella tragedia
                    
L'erba si allungò all'istante 
                   

per l'effetto concimante cacca più amore
                                     
Operano più miracoli di quanto non si creda

                  
Ma la luce dell'amore fu oscurata dall'odore 
           

 che quella puttana sprigionava
                    
 E lo sventurato amante, ritiratosi all'istante
                          

 Si negò all'abbraccio e disse, "Pfui", 
                     
avviluppandosi nell'er-----ba
                       

 Lui, cadendo sulla terra, disse, "muoio sulla terra", 
                         

 lei gli cadde sopra e ne morì
                                                        
Originando lì per lì l'allegra

         

aiuola dell'amo--re

                  
In quel mentre due bifolchi, 
                 
ivi intenti a tracciar solchi
                                   
Videro l'evento ("guarda l'evento") e dissero, 

"portento" ("portento")
                              
Queste spoglie sovrapposte sono un monito celeste
 
Presto, grandi feste (presto feste") 
                 

per celebrare il concime
                          

Che rese i campi coltivabili

                         

E la morale di questa storia è che la merda 
                     

non è così brutta come la si dipinge

## Credits

Autori: STEFANO BELISARI, TANICA ROCCO, FASO Copyright: © sugarmusic s.p.a.