Angelo Branduardi

Alla Fiera dell'Est è la prima traccia dell'omonimo album composto nel 1976 da Angelo Branduardi sui testi scritti dalla moglie Luisa Zappa. Il brano, praticamente una filastrocca, è oggi celeberrimo e l'anno della sua pubblicazione fu insignito del premio della critica discografica italiana. La canzone, ispirata ad un canto pasquale ebraico dal titolo Had Gadyà, è stata incisa anche in francese (\"A La Foire De L'Est\") ed in inglese (\"Highdown Fair\").

Ballo in Fa Diesis minore è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album La pulce d'acqua pubblicato nel 1977. Quarta fatica discografica per il cantautore lombardo, è un lavoro a \"quattro mani\" con il designer milanese Mario Convertino in cui ogni dipinto corrisponde ad una canzone. Traccia d'apertura del lato A, in questo testo è la signora Morte a presentarsi: tutto prende spunto dal \"Trionfo e danza della morte\", affresco dell'Oratorio dei disciplini (Bergamo).

Cogli la prima mela è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 1979. Quinto lavoro in studio per il \"Menestrello\" milanese, riscuote un successo strepitoso aggiudicandosi oltre un milione di copie vendute. La canzone, brano d'apertura dell'album, è tra le più conosciute del suo repertorio. La melodia prende spunto da \"U naseho Barty\", brano popolare ungherese conosciuto nei paesi balcanici.

Confessioni di un Malandrino è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album La Luna pubblicato nel 1975. Secondo lavoro in studio per il cantautore milanese, è il frutto della fortunata collaborazione con il polistrumentista Maurizio Fabrizio, che negli anni è diventato uno dei pilastri della \"Canzone italiana\". La canzone è la seconda traccia del lato B e trae spunto da una poesia del russo Sergej Aleksandrovič Esenin, intitolata \"Confessioni di un teppista\" (anno 1920).

Domenica E Lunedì è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 1994. Diciassettesima fatica discografica per il cantautore lombardo cresciuto a Genova, è il frutto di molte collaborazioni con illustri colleghi del calibro di Roberto Vecchioni, Pasquale Panella, Eugenio Finardi... Questa canzone, traccia d'apertura, invece è scritta insieme alla moglie Luisa Zappa e prende spunto da una poesia del fiorentino Franco Fortini, deceduto nellos tesso anno.

Donna Ti Voglio Cantare è un brano scritto e inciso da Angelo Branduardi, contenuto nell'album Cogli la prima mela pubblicato nel 1979. Quinto lavoro in studio per il cantautore milanese, si rivela l'apice del suo successo commerciale e, grazie alla title track, si aggiudica un milione di copie vendute. La canzone è il quarto brano del lato A ed è una rielaborazione di \"Quand je bois du vin clairet\": brano di origine rinascimentale del compositore francese Pierre Attaignant.

Il Cantico delle Creature è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album L'infinitamente piccolo pubblicato nel 2000. Lavoro in studio numero 17 per il cantautore milanese, è dedicato interamente alla figura di San Francesco d'Assisi. La canzone, come le altre, è scritta con la collaborazione della moglie Luisa Zappa. La canzone è la prima traccia del disco e trae spunto dall'omonimo componimento poetico in lingua volgare scritto da Francesco in persona.

Il Ciliegio è un brano interpretato e inciso da Angelo Branduardi, contenuto nell'album La pulce d'acqua pubblicato nel 1977. Quarto lavoro in studio per il cantautore milanese, si rivela uno dei suoi più grandi successi superando addirittura il milione di copie vendute. La canzone è il secondo brano del lato A ed è una rivisitazione in italiano di \"The Cherry Tree Carol\", una tradizionale ballata inglese tratta dalle 305 Child Ballads.

Il Denaro dei Nani è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album Senza spina pubblicato nel 2009. Si tratta di un disco live che contiene le registrazioni effettuate durante il suo concerto del 1986 al teatro Olympia di Parigi... più tre inediti. La canzone è uno di questi inediti ed è la traccia d'apertura dell'album; trae spunto dal tema melodico di Come and I Will Sing You, brano tradizionale natalizio di origine celtica.

Il Dono del Cervo è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album Alla fiera dell'est pubblicato nel 1976. Terzo lavoro in studio per il cantautore lombardo, è entrato a pieno diritto nella storia della musica leggera italiana grazie alla sua ricerca musicale e letteraria. La canzone apre il lato B e, come le altre del disco, è scritta a quattro mani con la collaborazione della moglie Luisa Zappa; un fantasioso dialogo tra un cervo e il suo cacciatore, musicato dal suo solito sound folk.

Il Giocatore di Biliardo è un successo di Angelo Branduardi del 1998, pubblicato come prima traccia dell'album Il Dito e La Luna. Tutti i testi del medesimo album sono opera di Giorgio Faletti: per la prima volta infatti Branduardi non si affidava, nella produzione di inediti, alle liriche della moglie Luisa Zappa. Lo stesso anno, il brano è stato inserito nella prima sua raccolta di successi, dal titolo Studio Collection, la quale comprende anche diversi remix di sue canzoni più datate. Di quest'ultimo greatest hits esiste anche una versione in olandese che prende il titolo di The Best Of Studio Collection.

Il Sultano di Babilonia E la Prostituta è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album L'infinitamente piccolo pubblicato nel 2000. Diciassettesima fatica discografica per il cantautore cresciuto a Genova, è un concept album dedicato alla vita di San Francesco D'Assisi. La canzone, il cui testo porta la firma della moglie Luisa Zappa, racconta l'incontro tra il fraticello umbro e il Sultano di Babilonia... in un vivace duetto con Franco Battiato!

La Canzone di Aengus il Vagabondo è un brano reinterpretato e inciso da Angelo Branduardi, versione contenuta nell'album Branduardi canta Yeats pubblicato nel 1986. Nona fatica discografica er il cantautore milanese, è interamente dedicato alle poesie dell'irlandese William Butler Yeats scegliendone dieci dal suo repertorio. La canzone, terza traccia dell'album, è la rielaborazione di \"The Song of Wandering Aengus\" musicata dal cantautore scozzese Donovan; tratta di quando cerchiamo affannosamente qualcosa che non troveremo mai!

La Lepre nella Luna è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album La pulce d'acqua pubblicato nel 1977. Quarto disco di inediti per il cantautore milanese, si rivela uno dei suoi più grandi successi anche in termini commerciali, aggiudicandosi oltre un milione di copie vendute! La canzone è la terza traccia del lato B e prende spunto da \"Sasajataka\": tradotta come la \"Leggenda del coniglio lunare\", è molto conosciuta in Estremo Oriente.

La Luna è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 1975. Secondo lavoro in studio per il cantautore milanese, continua il percorso musicale nel mondo del folk mischiato al pop italiano. La canzone è una dolcissima favola che racconta di una Luna come una ragazza, decisa di fare un viaggio alla scoperta delle Terra, ad aspettarla forse una piccola disillusione. Delicatezza, semplicità e atmosfera di altri tempi, sono le caratteristiche che da sempre accompagnano quest'artista.

La Pulce D'Acqua è il brano di Angelo Branduardi che nel 1977 dette il nome al suo quarto album registrato in studio, di cui è la sesta traccia. L'edizione originale del disco conteneva nove tavole disegnate dal pittore Mario Convertino, ciascuna delle quali rappresentava una delle nove canzoni in esso incise: quella de \"La Pulce D'Acqua\" fu scelta come immagine di copertina. Il testo è di Lucia Zappa, ma venne tradotto (o meglio riscritto, in quanto ne fu cambiato l'argomento) sia in francese, dal poeta Etienne Roda-Gil, che in inglese, dal paroliere Peter Sinfield.

La Sposa Rubata è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album La pulce d'acqua pubblicato nel 1977. Quarto lavoro in studio per il cantautore milanese, riscuote grande successo anche fuori dai confini nazionali tanto da aggiudicarsi il disco di platino... che all’epoca contava ben un milione di copie vendute! La canzone trae ispirazione da un canto della tradizione popolare bretone, Ar plac'h dimezet gant Satan che significa \"La fidanzata di Satana\".

L'Apprendista Stregone è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album live Camminando camminando pubblicato nel 1995. Secondo disco dal vivo per il cantautore milanese, contiene anche due inediti come prologo e chiusura. La canzone è uno di questi inediti ed è scritta a quattro mani con la collaborazoine di Giorgio Faletti; una ballata pop-rock perfetta per essere accompagnata con la chitarra.

Si Può Fare è la prima traccia dell'omonimo album del 1992 di Angelo Branduardi, il suo primo inciso per la EMI. Musicato dallo stesso Branduardi, il testo è della moglie Luisa Zappa mentre gli arrangiamenti sono curati dal Maestro Vince Tempera (che è anche il co-produttore del disco). Ne è stata realizzata anche una versione per il mercato francese, dal titolo \"ça se fait\".

Vanità di Vanità è un brano scritto e interpretato da Angelo Branduardi, contenuto nell'album State buoni se potete pubblicato nel 1983. È l'ottavo lavoro in studio per il cantautore milanese, i cui brani fanno tutti parte della colonna sonora del film omonimo dove Johnny Dorelli interpreta Don Filippo Neri. La canzone trae la sua melodia da una canzone tradizionale Scozzese, The Raggle Taggle Gypsy. Brano ottimo da suonare con la chitarra!