Pitura Freska

Bea Fia è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album 'Na bruta banda pubblicato nel 1991. Secondo lavoro in studio per la band veneziana, segna il loro trampolino di lancio verso una popolarità nazionale con un risultato decisamente oltre le aspettative: più di 200,000 copie vendute! La canzone è la settima traccia del disco e uno dei loro grandi classici; un simpatico e vice reggae che rappresenta al meglio la loro di idea di \"romanticismo\". Buon divertimento!

Crudele è un brano scritto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Yeah in Dub pubblicato nel 1996. Si tratta del remix del loro quarto lavoro in studio Yeah, uscito l'anno precedente, più l'inserimento di tre inediti. La canzone è proprio uno di questi inediti e porta la firma di Sir Oliver Skardy, Marco Forieri e Francesco Duse; una divertente ballata reggae che racconta la stravagante fine di una storia d'amore.

C'Era un Ragazzo Che Come Me (Amava Marley E Peter Tosh) è un brano inciso dai Pitura Freska, contenuta nella raccolta Fatti e Rifatti pubblicata nel 1994. Si tratta di un'antologia di grandi successi italiani reinterpretati da gruppi emergenti, ivi compresa la band veneziana. Canzone che, come si evince dal titolo, è la parodia della celebre C’Era un Ragazzo... porta al successo da Gianni Morandi nel 1966. La nuova versione è dedicata al reggae ed alle sue pietre miliari.

Fiaba Borghese è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Yeah pubblicato nel 1995. Quarto lavoro in studio per la band veneziana, segna un miglioramento sia nella stesura dei testi che nella composizione musicale confermando il loro \"salto di qualità\". La canzone è la penultima traccia del disco, una simpatica ballata pop-ska dedicata ad una donna innamorata solo dei soldi e della ricchezza.

La Pianta è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Duri i banchi pubblicato nel 1993. Si tratta del terzo lavoro in studio per la band di Venezia, disco che nel titolo prende spunto da un modo di dire veneziano che significa \"tenere duro\"... un incoraggiamento. La canzone è tra le più conosciute e divertenti dell'album: un vero e proprio inno alla legalizzazione della marijuana, non come critica al proibizionismo ma semplicemente sottolineando i suoi aspetti benefici.

Marghera è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album 'Na bruta banda pubblicato nel 1991. Secondo lavoro in studio per la band veneziana, si rivela il loro trampolino di lancio verso una popolarità che, in poco meno di due anni, si trasformerà da locale a nazionale con ben 200,000 copie vendute. La canzone è una dei loro cavalli di battaglia; un pezzo che porta avanti due temi parallelamente: uno sulla legalizzazione delle droghe leggere e l'altro più ambientalista, denunciando l'inquinamento di Marghera dovuto alle industrie petrolchimiche.

Me Gusta la Cubista è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album live Olive vol. 1 pubblicato nel 1999. Si tratta del primo disco dal vivo per la band di Venezia, realizzato in un periodo di \"crisi artistica\" dopo il grande successo sanremese di Papa Nero, che li porterà a sciogliersi nel 2002. La canzone è l'unico inedito presente nell'album ed è la traccia d'apertura: un simpatico ed irriverente pezzo reggae, loro marchio di fabbrica!

Murassi è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, pubblicato come singolo nel 1992. Canzone realizzata \"in solitaria\" dopo il grande successo del loro disco d'esordio, era già conosciuta dai fan perché veniva già da tempo eseguita nei loro concerti ma ancora mai incisa su disco. Musica e parole portano la firma del chitarrista veneziano Cristiano Verardo, e vedono protagonista la zona di Venezia detta \"I Murazzi\": un'imponente diga in pietra d'Istria costruita nel 1716 per arginare la famosa acqua alta veneziana.

Olanda è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Yeah pubblicato nel 1995. Quarto lavoro in studio per la band veneziana, è considerato da pubblico e critica specializzata come il \"disco della svolta\", denotando un sensibile miglioramento nella composizione delle musiche e dei testi. La canzone è uno dei migliori esempi di tale salto, una vivace ballata pop-reggae assolutamente a favore della legalizzazione delle droghe leggere.

Papa Nero è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Gran calma pubblicato nel 1997. Quinto lavoro in studio per la band di Venezia, si rivela un grandissimo successo di pubblico... in gran parte dovuto a questa canzone che li farà conoscere su tutto il territorio nazionale. La canzone viene presentata al Festival di Sanremo '97 e passa alla storia come una \"semplice\" hit estiva, quando in realtà contiene messaggi anti-razzisti e anti-xenofobi; viene citata addirittura la celebre profezia di Nostradamus!

Picinin è un brano scritto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album Duri i banchi pubblicato nel 1993. Si tratta del loro terzo lavoro in studio, disco che la band veneziana decide di intitolare prendendo spunto da una frase dialettale che significa \"Tenere duro\", \"non mollare\". La canzone è la traccia d'apertura del disco e mette a confronto, in maniera piuttosto nostalgica, la vita dei bambini e quella degli adulti; inutile dire quale delle due abbia la meglio!

Pin Floi è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album 'Na bruta banda pubblicato nel 1991. Secondo lavoro in studio per la band reggae di Venezia, riscuote grande successo di pubblico aggiudicandosi ben due dischi di platino e oltre 200,000 copie vendute. La canzone è una tra le più conosciute del loro divertente repertorio e racconta in maniera ironica del mitico concerto dei Pink Floyd tenuto a Venezia in occasione della Festa del Redentore nel 1989... pare che il cantante Sir Oliver Skardy non sia riuscito a raggiungere il luogo del concerto a causa della troppa ressa.

So Mato par la Mona è un brano composto e inciso dai Pitura Freska, contenuto nell'album 'Na bruta banda pubblicato nel 1991. Secondo lavoro in studio per la band veneziana, riscuote grande successo in tutta Italia aggiudicandosi il doppio disco di platino e oltre 200,000 copie vendute. La canzone è la traccia di chiusura del disco ed è la parodia del noto brano La mia moto di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Degno di nota è l'assolo di Sassofono!