Alive è il singolo d'esordio dei Pearl Jam, pubblicato nel 1991, primo estratto dall'album Ten. La canzone era stata originariamente concepita come un pezzo strumentale dal titolo Dollar Short, fino a quando il cantante Eddie Vedder non decise di accompagnare un testo alla musica scritta dal chitarrista Stone Gossard. Questo testo racconta la storia di un ragazzo sconvolto dalla notizia che l'uomo che credeva suo padre è in realtà il patrigno. Il lungo assolo finale di chitarra, opera dell'altro chitarrista Mike McCready, è considerato dalla critica musicale uno dei più belli di sempre. Alive non fu un grande successo in classifica, ma è sempre rimasto uno dei pezzi preferiti dai fan dei Pearl Jam e più richiesti durante i loro concerti.
Better Man è un brano scritto e inciso dai mitici Pearl Jam, contenuto nell'album Vitalogy pubblicato nel 1995. Terzo lavoro in studio per la band di Seattle, riscuote ottimo successo internazionale aggiudicandosi oltre 5 milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti. La canzone è scritta dal frontman Eddie Vedder e risale a molti anni prima, quando era al liceo. A detta di Eddie stesso :\"La canzone è dedicata al bastardo che sposò mia madre\".
Black è forse il brano più intimo dei Pearl Jam. Tanto personale al punto che il gruppo si è rifiutato di produrne un singolo o tantomeno un videoclip onde preservarne le emozioni in esso raccolte, in barba agli interessi commerciali. Ciò nonostante, pubblicato nell'album di debutto Ten, il brano nel 1992 ha scalato la classifica Rock americana piazzandosi al terzo posto ed è uno dei pezzi storici del gruppo di Seattle.
Come Back è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album eponimo pubblicato nel 2006. Ottavo lavoro in studio per la band di Seattle, è passato alla storia come \"The Avocado Album\" grazie alla copertina che ritrae la Persea americana (nome scientifico dell'avocado). La canzone è la penultima traccia del disco e porta le firme del frontman Eddie Vedder e del chitarrista Mike McCready; un pezzo dedicato all'amico e collega Johnny Ramone, scomparso due anni prima.
Corduroy è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Vitalogy pubblicato nel 1994. Terzo lavoro in studio per la band di Seattle, nasce da un periodo importante nel mondo del grunge, sconvolto dalla morte di Kurt Cobain avvenuta pochi mesi prima. La canzone, ottava traccia del disco, è uno dei pezzi immancabili nelle scalette live della band; il testo affronta il tema della difficile gestione della popolarità, quando ti senti solo davanti a milioni di persone che ti ammirano.
Daughter è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Vs. pubblicato nel 1992. Si tratta del secondo lavoro in studio per la band di Seattle, disco scritto nei momenti di pausa del tour del '91 e che rappresenta la prima schiacciante vittoria discografica nei confronti dei rivali Nirvana. La canzone è il terzo singolo estratto dall'album, un pezzo dedicato a tutti i bambini con difficoltà di apprendimento che spesso però nascondono ben altre capacità.
Do the Evolution è un brano scritto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Yield pubblicato nel 1998. Quinto lavoro in studio per la band statunitense, segna un cambio importante nella composizione dei brani: per la prima volta partecipano tutti i componenti della band nello scrivere i testi, lavoro prima riservato solo ad Eddie Vedder. La canzone pur non essendo estratta come singolo, riscosse notevole successo. La musica è firmata dal chitarrista Stone Gossard.
Even Flow è un brano scritto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Ten pubblicato nel 1991. Disco d'esordio per la band di Seattle, prende ispirazione per il titolo dal numero di maglia del cestista Mookie Blaylock, grande giocatore di pallacanestro statunitense. La canzone è il secondo singolo estratto dal disco ed è scritta da Stone Gossard e Eddie Vedder. Il testo affronta il tema della mancanza di un tetto.
Garden è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Ten pubblicato nel 1991. Disco d'esordio per la rockband di Seattle, prende spunto nel titolo dal numero di maglia dell'ex cestista texano Mookie Blaylock, loro idolo sportivo che ispirò tra l'altro il loro primo nome come gruppo verso la fine degli anni Ottanta. La canzone è la nona traccia dell'album e porta le firme di Eddie Vedder, Stone Gossard e Jeff Ament; il testo paragona un giardino tetro e mal curato alla vita del protagonista, carica di rassegnazione verso un destino nefasto.
I Am Mine è un canzone dei Pearl Jam, rilasciata dagli stessi come primo singolo da Riot Act, il settimo album studio della band datato 2002. Da lì è stata poi reincisa nella compilation Rearviewmirror (Greatest Hits 1991-2003). Il testo della canzone descrive sensazioni molto intime, quali la sicurezza in sè stessi e la libertà che ognuno dà al proprio agire. A detto dell'autore, è stata scritta come una forma di auto-rassicurazione. In Italia il singolo ha ottenuto un notevole successo, scalando le classifiche fino al quarto posto; meglio ancora in Canada, piazzatosi secondo.
Immortality è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Vitalogy pubblicato nel 1994. Terzo lavoro in studio per la band di Seattle, segna una rilevante maturazione artistica ed è considerato ancora oggi il loro \"capolavoro musicale\" grazie a tematiche e sound molto ricercati. La canzone è la traccia di chiusura del disco nonché il terzo singolo estratto; il testo ha chiari riferimenti alla morte di Kurt Cobain anche se il frontman Eddie Vedder non lo ha mai confermato pubblicamente.
Indifference è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Vs. pubblicato nel 1993. Secondo disco di inediti per la band di Seattle, rappresenta la loro definitiva consacrazione come protagonisti indiscussi del rock \"Grunge\", scalzando dal trono i Nirvana ormai in declino. La canzone è la traccia di chiusura dell'album e porta la firma del bassista Jeff Ament e quella del chitarrista Stone Gossard; un pezzo fortemente introspettivo e colmo di rimorso.
Jeremy venne rilasciato come terzo singolo dall'album di debutto dei Pearl Jam, Ten, nel 1992. La musica è stata composta dal bassista Jeff Ament, mentre il testo è stato ispirato ad Eddie Vedder leggendo su di un quotidiano la notizia di un ragazzino che si era ucciso a scuola con un colpo di pistola, davanti alla classe. Nel 1993 la canzone ottenne, ai Grammy Award, le nomination per Migliore Canzone Rock e per Miglior Performance Hard Rock.
Just Breathe è la quinta traccia di Backspacer, il nono album studio dei Pearl Jam rilasciato nel 2009. Da esso rilasciata come secondo singolo, è stata definita dal cantante Eddie Vedder come la cosa più vicina ad una canzone d'amore che essi abbiano mai composto e descrive il minuto più bello che si possa passare nell'arco dell'intera vita.
Last Kiss è un brano composto dal cantante soul americano Wayne Cochran nel 1962 ed incisa coi C.C. Riders. Curiosamente, la canzone è stata numerose volte reinterpretata da altri artisti fino ad oscurare completamente l'originale, ad oggi probabilmente la versione di minor successo. Tra le cover, quella dei Pearl Jam risale al 1999, su idea di Eddie Vedder che aveva ritrovato l'originale su un vecchio long-playing: sebbene il brano non abbia richiesto quasi nessuna lavorazione oltre alla registrazione (a detta del gruppo è stato il loro lavoro più minimalista di sempre), è divenuto il loro maggior successo commerciale. È stata incisa con l'album Lost Dogs.
Long Road è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, pubblicato come singolo nel 1995. Canzone nata dalla speciale collaborazione tra la band di Seattle ed il cantautore canadese Neil Young, portò alla realizzazione di un intero album: Mirror Ball. Il testo porta la firma di Eddie Vedder ed è dedicato al suo maestro di teatro Clayton E. Liggett; fu inserita nella colonna sonora del film \"Dead Man Walking\" anch'esso del 1995.
Mind Your Manners è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Lightning Bolt pubblicato nel 2013. Decimo disco di inediti per la band di Seattle, segna un netto cambio di passo rispetto al precedente Backspacer dovuto in particolare una maggiore voglia di sperimentare nuovi suoni e strutture. La canzone è il primo singolo estratto e porta le firme di Mike McCready e Eddie Vedder; una forte critica contro quelle organizzazioni religiose che celano abusi sui minori.
Nothingman è la quinta traccia del terzo album studio dei Pearl Jam, Vitalogy (1994), ed è inclusa anche nel Rearviewmirror (Greatest Hits 1991-2003). Il testo della canzone è opera di Eddie Vedder mentre la musica è stata scritta dal bassista Jeff Ament di getto, in meno di un'ora. Il testo di Vedder descrive l'idea di come, nel momento in cui le cose vanno a gonfie vele, con una stupidaggine si può rovinare tutto e restare con meno di niente in mano.
Oceans è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Ten pubblicato nel 1991. Disco d'esordio per la band statunitense, riscuote grandissimo successo in tutto il mondo aggiudicandosi, ad oggi, oltre 16 milioni di copie vendute. La canzone è il quarto singolo estratto dal disco e porta la firma di Stone Gossard, Jeff Ament e Eddie Vedder. Il testo trae spunto dalla passione che Eddie ha per il surf, per uno dei pezzi più sperimentali del loro repertorio.
Rearviewmirror è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Vs. pubblicato nel 1993. Secondo disco di inediti per la band di Seattle, doveva inizialmente intitolarsi \"Five Against One\" ma fu cambiato all'ultimo momento seppur simbolico per la rivalità con i loro competitor sulla scena: i Nirvana. La canzone è l'ottava traccia dell'album e porta la firma al testo del frontman Eddie Vedder; una delle sue prime prove anche in qualità di chitarrista ritmico.
Release è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Ten pubblicato nel 1991. Disco d'esordio per la band di Seattle, prende spunto nel titolo dal numero di maglia del campione di pallacanestro Daron Oshay \"Mookie\" Blaylock, personaggio che in fase embrionale della band era stato addirittura scelto come nome del gruppo! La canzone è la traccia di chiusura dell'album e porta la firma al testo del frontman Eddie Vedder; un intenso dialogo col padre sincero e disperato.
Sirens è un brano inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Lightning Bolt pubblicato nel 2013. Decimo lavoro in studio per la band statunitense, riscuote ottimo successo scalando le classifiche negli USA, in Canada e in Australia. La canzone è scritta dal cantante del gruppo Eddie Vedder e da Mike McCready, chitarrista solista. Il testo parla delle preoccupazioni per il futuro, su come sarà la vita delle prossime generazioni.
Soldier of Love è un brano reinterpretato dai Pearl Jam, versione contenuta nell'album No Boundaries: A Benefit for the Kosovar Refugees pubblicato nel 1999. Si tratta di una compilation realizzata da un gruppo di artisti, compresa la band di Seattle, con lo scopo di raccogliere fondi per i rifugiati del Kosovo. La canzone risale al 1962 quando nasceva dalla penna di Buzz Cason e Tony Moon; la prima incisione fu ad opera del cantautore soul afroamericano Arthur Alexander.
The Fixer è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Backspacer pubblicato nel 2009. Nono lavoro in studio per la band di Seattle, si discosta dai dischi precedenti per la minor durata e per i temi trattati: si respira infatti un'aria più ottimistica, dovuta forse alla elezione di Barack Obama. La canzone è il primo singolo estratto e porta la firma al testo del frontman Eddie Vedder; un pezzo composto con tre tempi diversi: 5/4, 6/4 e 4/4. Buon lavoro!
Unthought Known è la settima traccia di Backspacer, il nono album studio dei Pearl Jam pubblicato nel 2009 e acclamato dalla critica come il loro miglior lavoro del nuovo millennio. Così come confermato da Eddie Vedder, Unthought Known è una canzone sulla psiche umana, o meglio sulle consapevolezze più recondite della nostra mente che spesso sono addirittura sconosciute a noi stessi. Difatti l'espressione cita la psicoanalisi di Christopher Bollas, californiano, che negli anni '80 aveva coniato questa espressione (che letteralmente può essere tradotta come \"conoscenze non pensate\"). Nonostante sia una delle più riuscite (e apprezzate dai fan) canzoni dell'album, Unthought Known non è mai stata pubblicata come singolo.
Wishlist è un brano composto e inciso dai Pearl Jam, contenuto nell'album Yield pubblicato nel 1998. Quinto lavoro in studio per la band di Seattle, si rivela estremamente importante per la loro carriera: è la prima volta, infatti, che tutti i componenti del gruppo partecipano alla stesura dei testi ed alla realizzazione. La canzone porta comunque la firma del frontman Eddie Vedder ed è il secondo singolo estratto; come da titolo si tratta di una lista di tutti i suoi desideri, sebbene si ritenga fortunato e soddisfatto così com'è.
Yellow Ledbetter è in origine un outtake del primo album dei Pearl Jam, Ten (1991), nonchè uno dei primi brani che la band scrisse nella sua formazione completa. Non comparve nell'album, ma solo come B-side del terzo singolo da esso estratto, Jeremy. Ciò nonostante, riuscì a entrare in classifica fino al 21esimo posto della Mainstream Rock Tracks americana ed è divenuta negli anni una delle più popolari tra i fan della band di Seattle. Ad alimentare la sua fama c'è probabilmente anche il testo, del quale non ne esiste una versione originale in quanto quella incisa è per la maggior parte incomprensibile. Spesso dal live (nei quali Yellow Ledbetter non manca mai) Eddie Vedder ne cambia anche le poche parti comprensibili rendendola unica ad ogni interpretazione.