Luciano Tajoli

Al di Là è un brano interpretato e inciso da Luciano Tajoli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1961. Canzone scritta da Giulio Rapetti, in arte Mogol, e Carlo Donida, fu presentata dal cantante milanese in coppia con Betty Curtis al Festival di Sanremo di quell’anno aggiudicandosi la meritata vittoria. Riscosse fin da subito grande successo di pubblico, tanto da balzare in cima alla hit-parade; una serenata piena di romanticismo.

Balocchi e Profumi è un noto brano della tradizione italiana interpretato da molti artisti, tra i quali spicca Luciano Tajoli che presta la sua voce nell'incisione su 45 giri del 1960. Canzone scritta da Mario Ermete Gaeta nel 1928, racconta la tragica storia di una madre che, non curante della salute della figlia, continua a spendere soldi per cosmetici e vestiti di lusso senza mai regalare un giocattolo alla figlia stessa. Nell'ultima strofa la madre cambia idea... ma è troppo tardi.

Buongiorno Tristezza è un brano interpretato e inciso da Luciano Tajoli, pubblicato come singolo in 78 giri nel 1955. Canzone scritta da Giuseppe Fiorelli e Mario Ruccione, fu presentata al Festival di Saniremo dello stesso anno da Claudio Villa e Tullio Pane aggiudicandosi la vittoria della kermesse canora. Il testo prende spunto da \"Bonjour tristesse\", romanzo opera del francese Françoise Sagan scritto l'anno precedente.

Il Tango delle Capinere è un brano del repertorio popolare italiano interpretato da molte voci note, tra cui quella di Luciano Tajoli che la incise come singolo in 78 giri nel 1956. Canzone scritta da Cesare Bixio e Bixio Cherubini nel 1928, fu incisa per la prima volta da Aurelio Cimato, in arte Gabrò, nello stesso anno. Il testo tratta il delicato argomento della prostituzione, in bilico tra il disagio sociale da parte delle donne e il fascino oscuro che esercita sugli uomini.

Mamma è un brano molto conosciuto interpretato dai grandi cantanti italiani, uno su tutti Luciano Tajoli che la incise nel 1963. Scritta dalla premiata coppia Cesare Andrea Bixio - Bixio nel 1940, fu incisa per la prima volta da Beniamino Gigli e scelta nel 1941 per far parte della colonna sonora del film omonimo diretto da Guido Brignone. Una canzone che ha fatto il giro del mondo grazie anche a tutti gli italiani emigrati che nel testo ritrovavano le loro radici.

Scrivimi è un brano interpretato e inciso da Luciano Tajoli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1960. Canzone che porta la firma di Enrico Frati e Giovanni Raimondo, venne registrata dal cantante milanese fresco del nuovo contratto con la casa discografica CAR Juke Box del compositore Carlo Alberto Rossi. Musicalmente si presenta come un ritmato Foxtrot dai toni malinconici e dal classico gusto melodico tipico italiano; racconta la fine di un amore.

Sul Cappello è un brano celeberrimo della tradizione musicale italiana, interpretato e inciso da Luciano Tajoli con la collaborazione del coro Idica di Clusone. Canzone che risale al 1915, entrò immediatamente nelle orecchie e nelle ugole dei soldati della Prima Guerra Mondiale. Il testo è un vero e proprio inno al Corpo degli Alpini, tragici protagonisti degli eventi bellici sulle montagne italiane e austriache... un brano che ha cavalcato i decenni e che ancora riecheggia su e giù per l'Italia.

Vecchio Scarpone è un brano celebre reinterpretato da Luciano Tajoli, pubblicato come singolo in 78 giri nel 1953. Canzone scritta nello stesso anno da Mariano Rapetti, Giuseppe Perotti e Carlo Donida, fu eseguita per la prima volta da Gino Latilla e Giorgio Consolini al Festival di Sanremo '53 dove si classificò terza. Riscosse fin da subito grande successo per il suo potenziale evocativo di una gioventù passata tra le miserie della Seconda Guerra Mondiale.

Violino Tzigano è un brano interpretato da Luciano Tajoli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1964. Canzone scritta dalla celebre coppia formata dal compositore Cesare Andrea Bixio e il paroliere Bixio Cherubini nel 1937, riscosse fin da subito grande successo diventando così un brano immancabile nel repertorio dei grandi cantanti italiani dagli anni '30 in poi (e Luciano Tajoli è sicuramente tra questi). Il testo racconta di un amore finito o rimasto lontano... mentre un violinista zingaro d'Ungheria fà da sfondo.