Joe Bonamassa

Different Shades of Blue è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 2014. Undicesimo lavoro in studio per il bluesman statunitense, riscuote ottimi consensi anche fuori dai confini nazionali riuscendo ad entrare nella top ten delle classifiche in ben 10 Paesi, Germania in testa! La canzone è l'ottava traccia dell'album ed è scritta insieme al cantautore country James House; un pezzo rock-folk il cui arrangiamento si regge sull'arpeggio di chitarra acustica. Buon lavoro!

Drive è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album Blues of Desperation pubblicato nel 2016. Dodicesimo disco di inediti per il chitarrista statunitense, conferma gli ottimi apprezzamenti da parte della critica specializzata e degli amanti del blues \"classico\". La canzone è la terza traccia dell'album ed è scritta insieme a James House; un pezzo dal sound squisitamente acustico dove la chitarra ricopre un ruolo da protagonista... buon divertimento!

Driving Towards the Daylight è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 2012. Decimo lavoro in studio per il bluesman statunitense, viene registrato tra Los Angeles, Las Vegas e Malibu... sempre all'insegna di quel sound originario degli USA radicato nella tradizione ma comunque al passo con i tempi. La canzone è la terza traccia del disco ed è scritta insieme a Danny Kortchmar; un'intensa ed emozionante ballata pop-rock.

Happier Times è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album The Ballad of John Henry pubblicato nel 2009. Si tratta della settima fatica discografica per il bluesman statunitense, che di lì a poco avrebbe realizzato uno dei suoi sogni d'infanzia suonando al fianco di Eric Clapton alla Royal Albert Hall di Londra! La canzone è la settima traccia dell'album, un'interessante ballata rock dove i fraseggi della sua chitarra acustica vanno a braccetto con i sintetizzatori.

I Love You More Than You'll Ever Know è un brano reinterpretato e inciso da Joe Bonamassa, la cui versione è contenuta nell'album Seesaw pubblicato nel 2013. Si tratta di un disco di cover, frutto della fortunata collaborazione tra il bluesman statunitense e la cantautrice di Los Angeles Beth Hart. La canzone risale al 1968, quando nasceva dalla penna del cantautore di Brooklyn Al Kooper e veniva incisa in origine dalla sua band jazz-rock: i \"Blood, Sweat & Tears\". Buon divertimento!

I'd Rather Go Blind è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa in coppia con Beth Hart, la cui versione è contenuta nell'album Don't Explain pubblicato nel 2011. Speciale collaborazione tra i due artisti statunitensi, dà vita ad un disco di cover come omaggio ai generi più rappresentativi della musica americana. La canzone, infatti, risale al 1967 quando nasceva dal genio di Jamesetta Hawkins... al secolo Etta James ; scritta insieme a Ellington Jordan e Billy Foster, è un grande classico del blues.

I'll Play the Blues for You è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa, all'anagrafe Joseph Leonard, contenuto nell'album Live at the Greek Theatre pubblicato nel 2016. Si tratta del quattordicesimo disco dal vivo per il bluesman statunitense, registrato il 29 agosto 2015 al mitico anfiteatro di Los Angeles. La canzone è scritta da una delle firme più autorevoli del blues del \"Dopoguerra\", Jerry Beach, che nel 1969 donava il pezzo all'interpretazione di Geater Davis e poi nel 1972 ad Albert King.

I'll Take Care of You è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa, la cui versione è contenuta nell'album Don't Explain pubblicato nel 2011. Progetto discografico che nasce dal fortunato incontro con la collega californiana Beth Hart... realizzando un disco dedicato esclusivamente alle cover. La canzone, infatti, risale al 1959 quando nasce dalla penna del musicista afroamericano Brook Benton; la prima incisione uscì nel 1960 ad opera del bluesman Robert Calvin Brooks, al secolo Bobby Bland.

Just Got Paid è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa, la cui versione è contenuta nell'album Shepherds Bush Empire pubblicato nel 2007, suo terzo disco live da solista. Si tratta di una cover e risale al 1972 quando nasceva dalla penna di Billy Gibbons e Bill Ham per la loro band texana ZZ Top, inserito nell'album Rio Grande Mud. La versione di Bonamassa è stata registrata alla mitica Royal Albert Hall di Londra.

Midnight Blues è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa, la cui versione è contenuta nell'album Beacon Theatre: Live from New York pubblicato nel 2012. Quinto disco live per il bluesman statunitense, è stato registrato durante i concerti del 4 e 5 novembre 2011 al Beacon Theatre di New York City. La canzone risale al 1990 e nasce dalla penna del musicista irlandese Gary Moore, per il suo album Still Got the Blues ; la cover è un omaggio allo stesso Moore, deceduto pochi mesi prima.

Mountain Climbing è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album Blues of Desperation pubblicato nel 2016. Dodicesimo disco di inediti per il bluesman statunitense, viene realizzato in parallelo ad un altro progetto discografico: il quarto album della sua band nata nel 2010 col nome \"Black Country Communion\". La canzone è la seconda traccia del disco ed è scritta insieme a Tom Hambridge; un pezzo carico di energia che risente del suo periodo hard rock. Buon divertimento!

Mountain Time è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album So, It's Like That pubblicato nel 2002. Secondo lavoro in studio per il bluesman statunitense, è il suo primo disco a contenere pezzi inediti: l'esordio del 2000, infatti, presentava prevalentemente cover. La canzone è l'ottava traccia dell'album ed è scritta insieme al collega texano Will Jennings; una vivace ed intensa ballata pop-rock perfetta per essere accompagnata con la chitarra.

Redemption è un brano scritto e interpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 2018. Tredicesimo lavoro in studio per il bluesman statunitense, riscuote grande successo in molti Paesi Europei che, a differenza della sua terra natia, lo portano dritto sul podio delle classifiche nazionali! La canzone, la title track, è la nona traccia del disco; un pezzo che non smentisce la sua coerenza stilista affidata esclusivamente al blues, al rock e al folk. Buon divertimento!

Sloe Gin è un brano reinterpretato da Joe Bonamassa, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 2007. Sesto lavoro in studio per il bluesman statunitense, è un disco in prevalenza di cover (ben sette) in cui trovano posto quattro pezzi inediti ma sempre in linea con lo stile rock-blues che permea l'intero progetto. La canzone risale al 1978 quando nasceva dalla penna di Bob Ezrin e Michael Kamen, incisa in origine dal cantante-attore Tim Curry per il suo album d'esordio Read My Lips.

Stop! è un brano reinterpretato magistralmente da Joe Bonamassa, contenuto nell'album The Ballad of John Henry pubblicato nel 2009. Settimo lavoro in studio per il chitarrista statunitense, fa seguito una fortunata tournée culminata con un concerto alla mitica Royal Albert Hall con un ospite d'eccezione: Eric Clapton ! La canzone è una cover e risale al 1988 quando nasceva dalla penna della cantautrice britannica Sam Brown; la versione di Joe è chiaramente e squisitamente blues.

The Thrill Is Gone è un pezzo tra i classici del blues, reinterpretato da Joe Bonamassa la cui versione è contenuta nell'album Live at the Greek Theatre pubblicato nel 2016. Quattordicesimo disco dal vivo per il bluesman statunitense, viene registrato durante il concerto del 29 agosto 2015 al Greek Theatre di Los Angeles. La canzone risale al 1951, quando nasceva dalla penna di Roy Hawkins e quella di Rick Darnell; la prima versione di rilievo fu nel 1969 ad opera del grande B.B. King che la trasformò in una hit.

Your Heart Is As Black As Night è un brano reinterpretato e inciso da Joe Bonamassa, contenuto nell'album Don't Explain pubblicato nel 2011. Si tratta di un disco di cover ed è il frutto della fortunata collaborazione tra il bluesman di New York e la cantante californiana di Los Angeles Beth Hart, ottenendo ottimi riscontri anche al di là dell'Oceano Atlantico. La canzone risale allo stesso anno e porta la firma della cantautrice jazz Melody Gardot.