Caterina Caselli

Cento Giorni è un brano interpretato da Caterina Caselli, pubblicata come singolo in 45 giri nel 1966. Canzone scritta da Giulio Rapetti in arte Mogol, sulla musica di Piero Soffici, è uno dei primi successi della cantante modenese presentando però un pezzo non ritmato e di gusto melodico. Popolarità e successo crescono quando la canzone entra nella colonna sonora del musicarello “Perdono”, dove la Caselli è protagonista insieme a Fabrizio Moroni e Laura Efrikian.

Il Carnevale è un brano interpretato da Caterina Caselli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1968 e poi inserito nell'album eponimo pubblicato nel 1970. Terzo lavoro in studio per l'artista modenese, il disco è composto principalmente dai suoi brani più riusciti e conosciuti degli ultimi due-tre anni. La canzone porta la firma di Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro e fu presentata a Canzonissima '68 dove si aggiudicò un ottimo sesto posto.

Il Volto della Vita è un brano interpretato da Caterina Caselli pubblicato come singolo in 45 giri nel 1968. Si tratta della cover del brano Days of Pearly Spencer di David McWilliams e partecipò al Cantagiro del 1968 vincendone il girone A. La versione italiana del mitico \"Caschetto d'oro\" è opera di Mogol e Claudio Daiano. Uno dei grandi classici del repertorio della cantante modenese.

Interpretato da Caterina Caselli, Insieme a Te Non Ci Sto Più è un brano musicale del 1968; fu scritto da Paolo Conte per la musica e Vito Pallavicini per il testo. Negli anni è divenuto un vero e proprio caposaldo della musica leggera italiana, un classico che è stato reinterpretato da artisti quali Franco Battiato, Ornella Vanoni, Elisa, Avion Travel, Giusy Ferreri e molti altri. Al ritornello della canzone è ispirato il film del 2006 di Michele Soavi (tratto dal libro di Massimo Carlotto) \"Arrivederci Amore, Ciao\" che la usa come colonna sonora.

L'Uomo d'Oro è un brano interpretato dal famoso \"Casco d'oro\", nomignolo che venne dato a Caterina Caselli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1966. Quarto disco per la giovane cantante di Modena, riscuote ottimo successo portando un vento di novità nella musica leggera italiana degli anni '60. La canzone porta la firma di Daniele Pace, Alceo Guattelli e Mario Panzeri e fu presentata a \"Un disco per l'estate '66\" classificandosi quarta.

Nessuno Mi Può Giudicare è un brano inciso da Caterina Caselli pubblicato nel 1966. Scritto da Daniele Pace e Mario Panzeri partecipa al Festival di Sanremo di quell'anno classificandosi al secondo posto in coppia con Gene Pitney. Canzone simbolo degli anni '60 e grande successo diede modo alla cantante di entrare nella storia della canzone italiana. Il testo è innovativo per l'epoca, con chiari riferimenti all'emancipazione femminile e alla possibilità, finora negata, di potersi scegliere liberamente il proprio partner fra molti.

Perdono è un brano interpretato da Caterina Caselli pubblicato come singolo in 45 giri nel 1966. Scritto da Mogol e Piero Soffici, viene presentato al Festivalbar'66 aggiudicandosi la vittoria. Simbolo dell'emancipazione femminile, l'artista di Sassuolo mette a segno un altro colpo vincente, interpretando una canzone che è diventata nel tempo un grandissimo successo e manifesto degli anni '60. Finalmente arriva nella musica leggera italiana il ritmo, la vivacità, la spontaneità e un tocco di irriverenza.

Sole Spento è un brano interpretato e inciso da Caterina Caselli, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1967. Canzone scritta da Daniele Pace, Mario Panzeri e Lorenzo Pilat fu presentata dalla cantante modenese durante la trasmissione televisiva \"Partitissima\" condotta da Alberto Lupo e andata in onda lo stesso anno. Musicalmente si presenta come un pezzo beat, stile molto in voga durante gli anni Sessanta, che racconta la fine di una storia d'amore.

Sono Bugiarda è un brano interpretato da Caterina Caselli contenuto nell'album Diamoci del tu pubblicato nel 1967. La canzone è, come tutti sanno, la cover in italiano dello storico pezzo di Neil Diamond I'm a believer diventato poi colonna sonora del film animato \"Shrek\". Il testo in italiano è di Mogol e Daniele Pace, col tempo è diventato uno dei brani più rappresentativi della cantante emiliana, e in generale di tutti gli anni '60.