Cimitero di Rose è un canto popolare italiano della tradizione alpina. Scritto nel 1966 da Mario Piovano, fisarmonicista e cantante torinese, con la collaborazione di Domenico Serengay, Vincenzo Nocera e Turi Golino. Il testo racconta la storia struggente di un figlio e di sua madre ormai scomparsa, tutto incorniciato dai paesaggi di montagna e dalla neve, che alla fine del brano troverà la soluzione alla vicenda.
Era una Notte Che Pioveva è un brano tratto dal repertorio dei Canti degli Alpini. Tra i più apprezzati ed eseguiti di questo genere musicale, è strettamente legato al sacrificio del celebre corpo militare durante la Prima Guerra Mondiale, costretto a combattere tra altopiani, passi dolomitici e le alture del Carso. Il testo racconta una delle tante notti passate dalle sentinelle di vedetta, attente a scorgere anche il più minimo segno di contrattacco nemico, finché non arriva il tanto agognato congedo.
La Montanara è un canto popolare italiano che fa parte del repertorio alpino. Scritto nel 1927 da Toni Ortelli, di origini veronesi ma ha vissuto in Piemonte, deve l'armonizzazione a quattro voci al maestro Luigi Pigarelli. La canzone è una dedica ad un amico di Ortelli morto durante un'escursione sul Monte Rosa, ispirato anche da una leggenda ladina: una certa Soreghina, figlia del Sole.
Quel Mazzolin di Fiori è un canto popolare italiano della tradizione alpina, scritto da autore anonimo nel'Ottocento. Il testo è un misto tra lingua italiana e dialetto lombardo e si diffuse con grande successo durante la Prima Guerra Mondiale, cantata spesso dagli alpini al fronte. Fatto curioso perchè il testo non parla assolutamente di guerra.
Signore delle Cime è un canto popolare italiano, diventato uno dei grandi classici del repertorio Alpino. Scritto da Giuseppe de Marzi nel 1958, si tratta di un epicedio, ovvero di una dedica in musica in ricordo di un amico morto durante un'escursione. È uno dei canti alpini più struggenti ed emozionanti.
Sul Cappello è un canto popolare italiano della tradizione alpina. Si tratta del più conosciuto e cantato tra i brani di questo repertorio, nel testo si descrive la divisa degli alpini, dal famoso cappello con la penna nera. Canto che si presta ad essere eseguito in coro, specialmente se polifonico.
Tapum è un canto popolare italiano del tradizionale repertorio degli Alpini. Nato nel pieno della Prima Guerra Mondiale, in particolare durante la terribile battaglia sul Monte Ortigara. Il titolo è chiaramente una parola onomatopeica volta a descrivere il fuoco degli Austro-Ungarici. Il \"Ta\" è il rumore della pallotta, mentre il \"Pum\" quello dello sparo del fucile. Uno dei canti più noti, legati alle tristi vicende di guerra.
Valore Alpino è un canto popolare italiano del repertorio alpino. Scritto da Eugenio Palazzi e Camillo Fabiano, è la marcia d'ordinanza delle truppe da montagna dell'esercito italiano. Non si hanno notizie certe sulla data di composisione ma sicuramente il canto è stato pubblicato pochi anni prima del 1914, ovvero dello scoppio della Grande Guerra.
Valore Alpino è un brano tratto dal repertorio dei Canti degli Alpini, conosciuto anche come \"Trentatré\" e \"Inno degli Alpini\". Si tratta, infatti, della marcia d'ordinanza del mitico corpo militare italiano e le sue prime pubblicazioni risalgono a poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il testo porta la firma di Camillo Fabiano, originario di Susa, mentre la musica è opera di Eugenio Palazzi; ecco a voi l'inno del reparto militare di fanteria più antico al mondo!